" Strappare lungo i bordi"-   Regia di Zerocalcare

Il tema del “Doppio” è antico come il mondo. Nato nei libri sacri di tutte le culture,  è passato alle fiabe, alla letteratura al teatro  e a tutt’oggi è onnipresente e trasversale a tutte le arti. Il suo fascino ha stregato artisti di tutte le epoche,  che lo hanno adottato perché è l’unico modo per rendere la complessità della psiche umana e sfidare l’impossibilità di rappresentarla,  se non ricorrendo a  espedienti  estetici come il simbolo, l’allegoria, la metafora. E’ così che sono nate figure come Virgilio per Dante, Sancho Panza e Don Chisciotte per Cervantes, Astolfo, creatura fantastica che Ariosto, nel suo Orlando Furioso, spedì sulla luna per recuperare il senno degli uomini; Ariel  (e non solo) lo spirito dell’aria, per Shakespeare! Che cosa era quel Mosè cui Michelangelo tirò il martello con cui lo aveva scolpito, se non un uomo perfetto cui mancava solo la parola?!  Voltaire dedicò un’ intera opera al suo “Candido”, Rousseau al suo “Emilio”; Manzoni confessò spontaneamente di avere tratteggiato la figura di Don Rodrigo ispirandosi ai suoi trascorsi di ragazzo della Milano-bene dei primi anni dell’800  (c’erano dubbi che potesse somigliare a lui, quel “babbasone” di Renzo?). Flaubert dichiarò apertamente: “Madame Bovary c’est moi!”, Marcel Proust creò Per Swan una lunga strada, ma c’è tanto più di lui  nelle sue “Fanciulle in fiore".   L’ ”alter ego” ha così, viaggiando di secolo in secolo, superato  in ottima salute (beato lui!) il  II millennio e si appresta a dominare anche il terzo, senza perdere lo smalto della giovinezza. Avrà fatto il patto col diavolo, il diavolo, certo, con chi se no?  Da recente infatti  l’ho scovato anche dove non mi aspettavo, abita in uno dei fatidici “Tre piani” dello scrittore Eshkol Nevo ( il libro da cui Nanni Moretti ha tratto il suo ultimo film) ed appare con le sembianze di un barbagianni.  Il fenomeno si presenta dunque  con mille varianti. Tra queste, da ultimo, quella che mi ha letteralmente spiazzato è la creatura nata dalla penna di Michele Rech.- in arte Zero Calcare, già grafic-designer di successo, oggi sceneggiatore e regista. Col suo “Strappare lungo i bordi”, si è ritagliato anche nel cinema uno spazio che ha mostrato ampiamente di meritare.  La sua creatura più originale, l’Armadillo, alla quale dà voce ed anima, Valerio Mastandrea, è  infatti impagabile! Ecco perché anche noi  diversamente giovani e non particolarmente attratti dai fumetti di oggi, seguiamo lo spettacolo, guidati da questo animalone giallo, non a caso, del colore della luce, in netto contrasto col cupo ed ipocondriaco Zero di cui è la coscienza. Buona o cattiva, non è dato chiarire, l’autore, gli lascia largo spazio, lo disegna ingombrante come un orso e tenero come un cucciolo.  Sempre al suo fianco nei momenti più difficili, questo enorme pupazzo è qualcosa come il grillo parlante per Pinocchio, ma più dolcemente persuasivo; non ha  arroganza né presunzione,  è saggio, ma non troppo, perché chi lo ha creato, non lo è, né vuole esserlo, nonostante la critica  anche la più intransigente, si sia espressa in termini entusiastici su di lui, e lo abbia già etichettato come un genio. Quel che è certo è che Rech è riuscito a rappresentare  al meglio l’età incerta della generazione 2.0, a intercettare e illuminare quel cono d’ombra che a noi genitori, insegnanti, adulti responsabili e non -dobbiamo ammetterlo- in qualche modo è sfuggito.

 Il “Romanesco”,“Volgare illustre” oggi usato e  spesso abusato da “esperti della comunicazione” anche per non comunicare nulla, in questo fumetto-film, riacquista il suo colore e il suo spessore. Zero recupera la tradizione, assumendo dal Belli gli accenti più sarcastici, da Trilussa quelli più spassosamente ironici e da Pascarella quelli più intensamente drammatici. Ne viene fuori un Rugantino che canta le canzoni  di Tiziano Ferro e non chiede alla sua Roma di  “ nun fa la stupida e daje una mano a faje dì de sì”, perché lui in amore gioca sempre in difesa e non coglie, anzi si ostina a non cogliere, quello spiraglio che potrebbe fare la differenza tra un’amicizia amorosa e un rapporto d’amore sempre sognato sì, ma sempre rinviato a data da destinarsi- troppa responsabilità!-                

Roma non si vede, solo appare ad evocarla, un  po’ d’acqua, disegnata  sotto un ponte e qualche cupola in lontananza;  in compenso si sente   e  torna utile ricordare, a questo punto, come sostengono illustri linguisti, che  l’accento romano di oggi è lo stesso di quello di Cicerone. Nel passaggio dal latino all’italiano esso sarebbe infatti resistito a quest’ultimo, mantenendosi  intatto. Sono cambiate certo le parole e le parolacce, ma la musica è la stessa e la si ascolta volentieri perché veicola, agendo come la dea Minerva, a latere della lingua nazionale, secoli di storia e di cultura, sedimentatesi e percepibili nell’aria a chi passeggia  all’ombra del Colosseo.

 Il vernacolo, dunque, rinvigorito a dovere e questi pochi tratti di penna, schematici, abbozzati e mai del tutto definiti,  ci invitano a osservare la nostra realtà, il nostro quotidiano scazzarci…anche per nulla. Ci guardiamo allo specchio e mai specchio si rivelò più veritiero nel rimandarci un’ immagine per niente distopica, anzi reale ed umana, di cui percepiamo tutta la miseria e, quel che più conta,  intravediamo la nobiltà! Verso  di essa siamo spinti a correre,  convinti da un’argomentazione inoppugnabile, suggerita da  Nietzsche:   “Se scrutate troppo l’abisso, esso scruterà dentro di voi” ! Se poi il  punto di osservazione è la tazza del cesso, ognuno tragga le  opportune conclusioni!                      

Da questo esame al quale, Zero sottopone gli adulti : mamme, papà, anzi genitore 1, genitore 2 e via di questo passo, ed ancora  e soprattutto gli insegnanti ( categoria cui  Zero però  non disdegna di appartenere in qualche modo, giacché confessa che, pur di guadagnarsi da vivere, si arrangiava dando  lezioni private di tutte le materie, anche quelle che non aveva mai studiato, o per meglio dire mai digerito del tutto),  da questo esame - dicevo - noi adulti   -  è confortante constatarlo- non ne usciamo massacrati come pensavamo, anzi la caricatura che fa di noi, rende onore al merito:_la “mamma”, per esempio, è una via di mezzo tra Nonna Papera e Mrs Simson, simpaticissima, rassegnata e dolce, sempre stanca, goffa, un po’ noiosa ma non certo priva di quella capacità intuitiva  che del “figlioletto-futuro artista- non  le fa  certo sottovalutare né l’intelligenza né la creatività. La prof. del liceo, una macchietta imperdibile, dura e sprezzante che  esilia Zero all’ultimo banco, ma lavora sodo e quindi non dà spazio né dedica tempo  a quelli come lui e come “Secco”, l’amico storico, compagno sin dalle elementari,  che poi, del resto, si laureerà a pieni voti in “ Poker sul web”. Anche lei - il personaggio della prof. intendo- dunque, promossa, giacché consente a Zero di conseguire la maturità. Per farne che? Che importa? Del resto, non è colpa della prof. se la politica non ha e non dà futuro. E poi Zero ha deciso, lui vuole fare il grafico, disegnare fumetti e, al riguardo, anche Armadillo è d’accordo e lo incoraggia, dopo averlo per anni  bacchettato per tutti gli errori commessi, ma soprattutto per quelli non commessi da cui avrebbe pure potuto imparare qualcosa.  Alla fine infatti, affettuosamente lo schernisce, lo sprona perché assecondi quel desiderio che ha sempre coltivato da  bambino: raccontare storie  su strisce di carta. Questa -conclude - male che vada, se gettata nel fuoco, si rivela di grande utilità per accenderlo, così pure per alimentarlo!

Insomma, lo Zerocalcare-pensiero ci ha convinti. Ne ricaviamo tanti spunti di riflessione, ma soprattutto, una lezione di umiltà che ci potrà guidare  nel cammino  che ci condurrà verso…l’essere umani!

                                                                                                                                                                                                                   Jolanda Elettra Di Stefano


 

                                                                                                                                                                     

 

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