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Visualizzazione dei post da novembre, 2023
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                              Anatomia di una caduta (2023) regia di Justine Triet   Anatomia di una caduta”, di una caduta di stile, intenzionale e dichiarata, rispetto al modello insuperabile in cui brillava James Stewart, diretto da Otto Preminger. Ed è a lui che Justine Triet, la regista, rende omaggio innanzi tutto e poi va per la sua strada, confezionando un prodotto di qualità che pecca di perfezione ma lascia freddi, anzi congelati, data la temperatura  e l’atmosfera dei luoghi in cui è ambientato, non perché ci si aspettasse un finale chiaro e inequivocabile, ma perché ad esso si arriva attraverso un contorto iter giuridico che non fa luce su nulla e scredita il valore stesso della legge. Non può che essere motivo di orgoglio per noi donne constatare che la regia al femminile si  stia sempre maggiormente affermando e riscuota notevoli  consensi,  poiché però l’arte non può e non deve esigere le quote rosa, ignominia delle necessità in politica, cercheremo di sviscerare di qu