
L'abbaglio (2025), regia di Roberto Andò Un spassosa “Ucronia” che si deve alla penna di Roberto Andò e dei suoi fedelissimi collaboratori, gli stessi con i quali ha realizzato il suo precedente successo, La stranezza”. Ripercorrendo lo stesso sentiero impervio, ma proprio per questo ancor più interessante, seguendo il quale è riuscito a introdursi e introdurci nei labirinti della creatività del mai del tutto esaustivamente esplorato drammaturgo Luigi Pirandello, il regista ci regala con l’abbaglio” un’opera di pregio, che incanta e seduce pur lasciando ampio spazio di riflessione e ripensamento, che segnerà la storia e la storia del cinema almeno per un altro millennio a seguire. Esagero? Può darsi, sono di parte, siciliana, cresciuta a pane e ironia, non posso fare a meno di apprezzare quell’umorismo schiet...