Per la rubrica : " Rivediamoli" : "INSIDER-Dietro la verità"
Sapevamo che il fumo fa male, che la nicotina è una droga e, come tale, induce dipendenza; agisce in maniera subdola sulla psiche, rende irritabili ed ombrosi, isterici e depressi, può compromettere irrimediabilmente, l'apparato respiratorio. Quello che non sapevamo, ma di cui questo film di Michel Mann ci informa dettagliatamente, é che il tabacco, trattato con altra sostanza, accelera quel processo, lento altrimenti, inevitabile di dipendenza che, per la gioia dell'azienda produttrice, moltiplica la domanda di sigarette sul mercato e fa salire le vendite alle stelle.
E' questo, in breve, il pretesto-soggetto di "Insider", film coraggioso ed esemplare che ci fa riflettere su quanto poco conti la vita e la salute quando sono in gioco interessi ed introiti multimiliardari. Il film che si concede solo il lusso delle dimensioni dello schermo, narra con un linguaggio volutamente semplice e un taglio prettamente documentaristico, una vicenda realmente accaduta ed allude ad un mega-processo intentato contro la "Brown & Williamson, multinazionale del tabacco, per aver messo in commercio sigarette a base di nicotina truccata che garantivano vendite eccezionali, ad onta di qualsiasi concorrenza.
Lo scandalo che aveva determinato il ricorso all'azione legale era scoppiato allorché lo scienziato Jeffrey Wigand, capo del settore-ricerca della Brown & Williamson, decide di svelare i segreti di quest'ultima e mettere in guardia i consumatori, non solo dei rischi del tabagismo a tutti noti, ma anche , essendo a parte delle sinistre alchimie dell'industria per la quale lavora, la percentuale di rischio in più che il loro prodotto implicava. Wigand accetterà dunque l'invito della C.B.C., di apparire in una delle trasmissioni, più seguite in tutti gli Stati uniti d'America : "60 minuti" e parlare apertamente del problema.
Certamente , alla decisione di parlare all'inizio, non è estranea la ripicca per il suo inspiegabile licenziamento, ma a poco a poco, come magistralmente recitando, riesce perfettamente a far comprendere Russel Crowe, l'attore protagonista, vediamo che la non facile scelta, che travolgerà affetti ed agi ben consolidati, si farà strada irreversibilmente nell'animo di Wigand e lo cambierà radicalmente. Nulla , neanche la minaccia di morte che incombe su di lui sin dal primo sospetto che egli possa aver rivelato segreti d'ufficio che, per contratto, era tenuto a rispettare, potrà fermarlo.
Straordinario, come sempre, nella parte di giornalista in prima linea, comodo e ingombrante, per la sua onestà e la sua ben nota, audacia, Al Pacino. Egli però, questa volta non domina, come ci si aspetterebbe; si mette un po' da parte per meglio far emergere le ombre e le luci che accompagnano un perfetto "Insider" come Wigand. Questi sarà indotto a scavare nella sua coscienza e finirà per schierarsi senza più indugi, dalla parte della verità!
Per concludere, questo film è un film "contro" la nicotina, "contro" la droga, "contro" la stampa venduta, "contro" l'emittente comprata e comprabile; in una parola, per dirla con Marcuse, cui Mann, il regista rende esplicito omaggio, "contro" la logica del profitto che è il tarlo che rode ogni certezza, che minaccia le istituzioni, avvelena i rapporti umani e rende precaria e invivibile l'esistenza umana!
Jolanda Elettra Di Stefano
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