" Perfect days" - Regia di Wim Wenders La prima volta che, nella storia dell’arte figurativa, appare un cesso, più precisamente un orinatoio, è stata nel 1916; lo propose Duchamp ad una mostra firmandolo con un nome di fantasia; lo estrasse dal suo luogo naturale e gli conferì dignità di oggetto d’arte, sì da veicolare la tesi secondo cui a determinare il valore estetico di un manufatto non è il lavoro che c’è voluto per crearlo, ma una pura operazione mentale che a sua volta determina un giudizio, una valutazione. Esponendolo in tutta la sua sgradevole e banalissima forma, ne fece il simbolo di una rivoluzione, quella dadaista” ( Zurigo-1916) che propugnava la libertà come valore supremo da cui far scaturire un’arte “gioco”, libera da ogni condizionamento e da ogni legge prestabilita, tecnica o mezzi preordinati e canonici. L’artista deve lasciarsi dominare dalla casualità e mostrare della realtà anche i suoi aspetti più pr
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